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Corsi di aggiornamento
II CORSO DI AGGIORNAMENTO PER OPERATORI DEL DIRITTO PRESSO I TRIBUNALI ECCLESIASTICI
LA REVISIONE DEL PROCESSO DI NULLITÀ DEL MATRIMONIO (Rassegna stampa)

13-18 settembre 2004
Di fronte al crescente aumento delle cause per l’accertamento della nullità del matrimonio, oggi la sfida della Chiesa sta tutta ‘’nell’impostare una corretta preparazione dei candidati al sacramento ’’, che verifichi da principio se “sussiste o meno la volontà dei candidati di unirsi in matrimonio per tutta la vita” . Ne è convinto il prof. Eduardo Baura, decano della Facoltà di Diritto Canonico, ascoltato a margine del II Corso di aggiornamento su “la revisione del processo di nullità del matrimonio”.
Ciò non toglie che il ruolo dei tribunali ecclesiastici, ha continuato il docente di Diritto Canonico, resta sempre quello “di accertare la verità al momento in cui si è celebrato il matrimonio” e non allo stato attuale in cui si introduce una causa. Inoltre, come ha chiesto il Santo Padre, si deve favorire una sempre migliore amministrazione della giustizia, sia nei profili sostanziali che in quelli processuali circa lo svolgimento del processo di nullità del matrimonio.
Durante il corso per operatori del diritto presso i tribunali ecclesiastici sono stati messi in evidenza anche alcuni dati, relativi al 2002, che danno atto di come nel mondo si ricorra spesso ai tribunali ecclesiastici per verificare la nullità del matrimonio.
Nel 2002 ad esempio, erano ancora in corso in tutto il pianeta 56236 processi ordinari, 46092 dei quali con sentenza affermativa. Tra le motivazioni addotte per la richiesta di dichiarazione di nullità del matrimonio, primeggiano quelle per “simulazione” (dovuta al’esclusione di un elemento o propietà essenziale del matrimonio) e per “incapacità”, che spesso si traduce in anomalie psichiche di uno dei convenuti, quindi privi della facoltà di poter effettuare coscientemente le proprie scelte.
“Il numero di tutte le cause di nullità matrimoniale nel mondo indica che non si tratta di un fenomeno insignificante o puramente accademico, ma di una realtà da non sottovalutare - ha dichiarato a tal proposito padre Frans Daneels, intervenuto al Corso -. In ogni caso, la vera questione riguarda la serietà della giurisprudenza insieme con la reale possibilità di ottenere una dichiarazione di nullità in un tempo ragionevole, qualora il matrimonio sia davvero invalido”.
Ritornando al Corso c’è da rilevare che esso ha accolto circa 200 partecipanti - vicari giudiziali, giudici, avvocati, difensori del vincolo -, provenienti da 33 nazioni del mondo. Il Corso ha avuto lo scopo di presentare i più recenti sviluppi dottrinali e giurisprudenziali riguardanti alcuni degli argomenti di diritto sostantivo e di diritto processuale che, spesso in modo problematico, si presentano frequentemente presso i tribunali della Chiesa con l’intento di “offrire aiuto specifico a tutte le diocesi del mondo e stimolare gli operatori del diritto ad aggiornarsi con costanza”.
L'impostazione del corso è stata teorico-pratica: presentazione della giurisprudenza e della dottrina più recente sui singoli argomenti e discussione di casi pratici sui temi previamente trattati in modo teorico. I casi pratici erano stati inviati ai partecipanti due mesi prima dell'inizio del Corso per facilitare il loro studio ed approfondimento.

Questi, nei dettagli, i relatori intervenuti e i rispettivi temi affrontati:
- Prof. Miguel Ángel Ortiz, della Santa Croce, ha relazionato sul ruolo del "Difensore del Vincolo"
- Avvocato Grazia Solforino, Patrono stabile del Tribunale Ecclesiastico Regionale del Lazio e del Tribunale di Appello presso il Vicariato di Roma, ha affrontato il tema della "Consulenza pre-processuale e i tentativi di riconciliazione. L'utilità dei patroni stabili".
- Dottor Giovanni Maragnoli, Giudice presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo, ha discusso de "l'istruttoria della causa. La funzione del giudice istruttore e dell'uditore in rapporto al collegio giudicante".
- Prof. Mons. Paolo Bianchi, Vicario Giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo, ha parlato de "le perizie mediche e, in particolare, quelle riguardanti il can. 1095".
- Prof. Mons. Josef Huber, Prelato Uditore del Tribunale Apostolico della Rota Romana, ha presentato il tema delle "cause incidentali".
- Prof. Mons. Joaquìn Llobell, della Santa Croce, ha parlato della "congruenza e la conformità della sentenza. Il concetto di conformitas aequivalens".
- S. E. Mons. Antoni Stankiewicz, Decano del Tribunale Apostolico della Rota Romana, ha invece discusso della "certezza morale e la motivazione della sentenza".
- Prof. Mons. Grzegorz Erlebach, Prelato Uditore del Tribunale Apostolico della Rota Romana, ha presentato "l'impugnazione della sentenza e la procedura ex can. 1682".
- Prof. P. Nikolaus Schoch, Decano della Facoltà di Diritto Canonico del Pontificio Ateneo "Antonianum" ha relazionato sul "processo documentale e la procedura sulla dichiarazione amministrativa dell'attentato matrimonio".
- Rev. Prof. Mauro Rivello, Direttore dell'Ufficio Nazionale per i problemi giuridici della CEI, è intervenuto sugli "sviluppi magisteriali e dottrinali sull'esclusione della dignità sacramentale del matrimonio".
- Rev. Prof. Luis Felipe Navarro, della Santa Croce, ha invece parlato della "esclusione dell'indissolubilità".
- Rev. Prof. Héctor Franceschi, della Santa Croce, ha presentato il tema della "incapacità relativa esplicita e implicita".
- Prof. Mons. Carlos J. Erràzuriz M., della Santa Croce, ha infine relazionato sul tema della "immaturità come causa di nullità del matrimonio".

La chiusura del Corso è stata affidata a S. E. Mons. Antoni Stankiewicz che, nel porgere i saluti a tutti i partecipanti, ha esortato la Facoltà di Diritto Canonico a proseguire sulla strada intrapresa e a promuovere ulteriori nuove iniziative accademiche per favorire una più completa formazione degli Operatori del Diritto Ecclesiastico.
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