TIME Magazine

 

Storia di copertina del TIME, articolo di Richard Bear, 6 maggio 1991.

 

 

«La Chiesa di Scientology, fondata dallo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard per liberare la gente dall'infelicità, si dipinge come una religione. Nella realtà, la chiesa è un racket immenso, globale e a scopo di lucro che sopravvive intimidendo i suoi membri e i suoi critici con modalità mafiose. 

A volte, nei decenni passati, processi contro Scientology sono sembrati frenare la sua minaccia.  Undici alti scientologi, inclusa la moglie di Hubbard, nei primi anni '80 sono stati mandati in prigione con l'accusa di aver infiltrato, derubato e spiato telefonicamente più di 100 uffici privati e governativi nel tentativo di fermare le inchieste che li riguardavano. In anni recenti, centinaia di aderenti da lungo tempo a Scientology - molti dei quali l'hanno accusata di averli sottoposti ad abusi fisici e mentali - hanno lasciato la Chiesa e l'hanno criticata a loro rischio. Alcuni le hanno fatto causa e hanno vinto; altri hanno raggiunto accordi per somme superiori ai 500.000 dollari. In diversi casi i giudici hanno etichettato la chiesa come "schizofrenica e paranoica", "corrotta, sinistra e pericolosa".

Lo scandalo e le azioni legali non hanno ancora ridotto Scientology al silenzio. Il gruppo, che vanta 700 centri in 65 paesi, minaccia di diventare più insidioso e penetrante che mai.»

 

 

 

 

 

 

Governo Italiano

 

Rapporto del Ministero degli Interni Italiano sui Nuovi Movimenti Religiosi, Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Indagine datata Febbraio 1998 inoltrata il 29 Aprile 1998 dal Ministro Giorgio Napolitano alla Commissione per gli Affari Costituzionali della Camera dei Deputati.

 

 

«Coloro che decidono di proseguire la terapia, sono indotti a frequentare corsi sempre più onerosi, durante i quali sono sottoposti a stress fisici (lavori logoranti, diete ipervitaminiche e ipoproteiche) e psicologici (letture forzate, pressioni ed intimidazioni) per ridurli in uno stato di totale soggezione. 

Drammatiche testimonianze di fuoriusciti e di congiunti delle persone ancora coinvolte, evidenziano come, seguendo questo percorso, molti individui si siano completamente alienati dai rapporti familiari, sociali e professionali, sperperando tutti i propri averi e conducendo uno stile di vita assolutamente sregolato per seguire i dettami dell'organizzazione, fino a riportare danni fisici e manifestare vere e proprie turbe nel comportamento, culminate talvolta in gesti anticonservativi. 

Insieme con gli aspetti descritti, la caratteristica del movimento che desta maggiore preoccupazione è la sua ambizione a creare una "democrazia scientologica" su base planetaria. [...] A chiunque si opponesse [...] sarebbe negato lo status di cittadino, affinché non possa nuocere; inoltre, gli sarebbe vietato di sposarsi e generare figli. 

L'instaurazione di questo nuovo ordine etico, sociale e giuridico, che assicurerebbe "totale libertà" in cambio di "totale disciplina", è perseguita, oltre che con un'intensa attività di proselitismo, attraverso una sistematica e progressiva opera di "infiltrazione" nell'economia e negli apparati statali.

Per realizzare i suoi piani Scientology dispone di mezzi finanziari ingenti (grazie soprattutto al denaro introitato, attraverso i corsi, dalle numerose "missioni" della "Chiesa" sparse in varie nazioni) e di un efficiente apparato organizzativo, strutturato in forma rigidamente gerarchica. 

Forte di questa mastodontica organizzazione, Scientology non solo resiste a tutte le critiche mossegli, ma spesso contrattacca i suoi detrattori e quanti investigano sulle sue attività, sommergendoli di cause per diffamazione (in ciò assistita dai migliori avvocati disponibili sulla piazza), e, si sospetta, ricorrendo anche a metodi estremamente spregiudicati, se non assolutamente illegali; ad esempio scavando nella loro vita privata, onde individuare eventuali peccati e debolezze che li rendano ricattabili, o rendendoli oggetto di anonime minacce, molestie ed azioni di sabotaggio ai danni delle rispettive proprietà.» 

 

 

 

 

 

 

Corte Superiore Americana

 

Sentenza emessa dal giudice Paul Breckenridge, Corte Superiore dello Stato della California per la Contea di Los Angeles, 16 ottobre 1984, No. C420153.

 

 

«Oltre alla violazione e all'abuso dei diritti civili dei suoi stessi membri, nel corso degli anni l'organizzazione ha molestato e offeso quelle persone non appartenenti alla Chiesa che riteneva nemiche. L'organizzazione è chiaramente schizofrenica e paranoica, e questa bizzarra combinazione sembra essere un riflesso del suo fondatore L. Ron Hubbard. 

Le prove ritraggono un uomo che è stato letteralmente un bugiardo patologico in relazione alla sua storia, al suo passato e alle sue imprese. Gli scritti e i documenti presentati come prove riflettono ulteriormente il suo egoismo, avidità, avarizia, smania di potere, vendicatività e aggressività contro le persone che riteneva gli fossero sleali od ostili.

Allo stesso tempo sembra essere un uomo carismatico e profondamente capace di motivare, organizzare, controllare, manipolare e ispirare i suoi seguaci. In questo processo ci si è riferiti a lui come a un "genio", a una "persona riverita", un uomo che "i suoi seguaci guardavano con timore reverenziale".

È ovvio che si tratta di una personalità molto complessa, e la complessità si è successivamente riflessa nel suo alter ego, la Chiesa di Scientology

 

 

 

 

 

 

Corte di Cassazione

 

Corte di Cassazione, udienza pubblica dell'8 Ottobre 1997, Sentenza n. 1329, Registro Gen. n.16835/97 (motivazioni del rinvio a giudizio).

 

 

«All'esito di complesse e articolate indagini, esperite per molti anni su tutto il territorio nazionale in ordine all'attività dispiegata da appartenenti a diverse sedi della Chiesa di Scientology, il Giudice istruttore del Tribunale di Milano con ordinanza del 3.10.1988 disponeva il rinvio a giudizio di numerosi adepti dell'istituzione, ritenendoli responsabili di diversi delitti di natura finanziaria, di circonvenzione d'incapace, di estorsione e di truffa nonché di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di tali reati che per le uniformi modalità di loro commissione apparivano ispirati a direttive generali dell'organizzazione medesima.

Riteneva quel Giudice che, al di là del dichiarato fine religioso, l'associazione perseguisse sostanzialmente fini di lucro, realizzati inducendo i neofiti avvicinati surrettiziamente con tecniche di natura sostanzialmente commerciale estese fino alla promessa, in caso d'insoddisfacenti risultati, di restituzione delle somme spese, di fatto e di regola poi non restituite a coloro che le avevano reclamate - a ritenere assolutamente necessari successivi acquisti - fino all'esaurimento delle proprie risorse finanziarie ed economiche - di libri, di apparecchi e di servizi sempre più costosi, loro forniti dall'organizzazione siccome idonei a liberare il loro spirito [...] e a dar loro "salute mentale" e una migliore "qualità della vita".»

 

 

 

 

 

 

Tribunale Penale di Basilea

 

Tribunale Penale di Basilea, Svizzera, Sentenza del 10 Giugno 1987, 773/l986 (condanna a due Scientologist per usura su persona disabile).

 

 

«Questa brama di profitto diviene straordinariamente repellente considerato che le due imputate dovevano essere perfettamente consapevoli che la persona gravemente handicappata dipendeva completamente da quel risarcimento assicurativo. La loro condotta può essere descritta come null'altro che senza scrupoli. La brama di profitto e il disprezzo per ogni limite morale che le imputate hanno mostrato sono estremamente biasimevoli. Il fatto che entrambe le imputate siano membri di lunga data di Scientology, e che pertanto i loro sensi siano forse in qualche modo già stati ottenebrati dalle pratiche di questa organizzazione, può altresì spiegare la loro mancanza di comprensione della profonda ingiustizia della loro azione

 

 

 

 

 

 

Rivista "L'Espresso"

 

"Allarme Scientology", storia di copertina dell'Espresso, articolo di Primo Di Nicola - N. 5, ANNO XLIII - 6, Febbraio 1997.

 

 

«L'offensiva più dura parte dalla Germania, dove il cancelliere Helmut Kohl ha incaricato i ministri Norbert e Blum di elaborare una strategia contro il "tumore Scientology".

Le misure proposte dalle autorità tedesche? Far dichiarare per iscritto a ogni impiegato pubblico di non aver nulla a che fare con Scientology, divieto che si estende anche ai manager di aziende che vogliano concorrere a pubblici appalti.»

 

 

 

 

 

 

"Verissimo" su Canale 5

 

L'inchiesta di Canale 5 su Scientology - trascrizione del servizio andato in onda il 3 dicembre 1998 su Canale 5 (Mediaset) nel corso della trasmissione televisiva Verissimo. In studio conduceva Cristina Parodi. Indagine di Alberto Duval.

 

 

Dr. Maurizio Antonello, psicologo:

«Scientology è considerata socialmente pericolosa per due motivi. Prima di tutto perché distrugge i cervelli della gente con psicoterapie selvagge fatte da persone estremamente incompetenti; secondo perché si insinua nel tessuto sociale attraverso organizzazioni parallele che fanno delle cose contro la legge. Per esempio pedinano la gente, prendono informazioni... sono un vero e proprio servizio segreto che poi la setta utilizza per condizionare, per provocare, per minacciare le persone...»

 

 

Intervista al padre di uno Scientologist:

«Quel che hanno fatto loro a mio figlio è una cosa indescrivibile, non riesco neanche a capire come si possa portare un essere umano... distruggere un essere umano così, che aveva volontà, forza, capacità... ed è rimasto senza di tutto questo. L'hanno rovinato, gli hanno portato via tutti i capitali, della sua professione è sparito tutto perché non era più in condizione di gestire, ha perso tutti i clienti, ha chiuso, ha finito tutto, è rimasto senza casa, senza famiglia, senza salute...»

 

 

Dino Michieletto, ex membro::

«C'è anche questa metodologia di accalappiare persone disoccupate, ragazzi, ragazze... li fanno entrare nel giro, dove si camuffano come religione ma in realtà vediamo come si comportano, nella realtà è solo il denaro... è una cosa vergognosa, non guardano in faccia nessuno, ai figli, alle mogli, ai mariti... sono di una spregiudicatezza inaudita.»

 

 

 

 

 

 

Mons. Ersilio Tonini

 

Intervista a Mons. Ersilio Tonini. Corriere della Sera, 30 Aprile 1998, pagina 15.

 

 

«Conosco Scientology. Ho visto ragazzi risucchiati da un meccanismo in cui hanno perso la loro libertà. Lì viene sconvolto il pensiero, si pratica una totale decostruzione per una successiva reimpaginazione della persona. La destrutturazione ha un passaggio obbligato: la rottura totale con la propria famiglia. Scientology è un pericolo serio

 

 

 

 

 

 

Scientology in Italia

 

 

In Italia Scientology ha oltre 40 sedi e circa 7000 membri. [1]

L'organizzazione opera a livello internazionale reclutando nuovi affiliati attraverso "gruppi di facciata" operanti anche nel nostro paese, tra i quali: Dianetics, Narconon, CCDU, WISE, Criminon e Applied Scholastics.

Scientology è sotto processo a Milano da tredici anni. È stata condannata per "associazione per delinquere" da due distinte sezioni giudicanti della Corte d'Appello di Milano [2], sentenze successivamente annullate dalla Corte di Cassazione per "vizi procedurali" connessi alla natura religiosa dell'associazione, la quale è stata per l'ennesima volta rinviata a nuovo giudizio il 10 Ottobre 1997.

A questo proposito, la Raccomandazione in materia di sètte approvata all'unanimità nel Giugno 1999 dai 41 stati membri del Consiglio d'Europa [3], sottolinea la necessità di non lasciarsi trarre in inganno dalla presenza di elementi religiosi in una organizzazione, nel sanzionare comportamenti contrari alla legge che ledono i diritti dei cittadini:

 

«Qualunque siano le credenze mantenute da certi gruppi di natura religiosa, esoterica o spirituale, si dovrebbero prendere in considerazione soltanto le attività svolte in nome di queste credenze. La libertà di religione e coscienza è garantita dall'Articolo 9 della Convenzione Europea sui Diritti Umani, tuttavia le attività di questi gruppi [...] devono mantenersi in linea con i principi delle nostre società democratiche. [...] Questi gruppi affermano, rapporti di esperti alla mano, [...] di essere religioni e che di conseguenza lo stato non ha il diritto di agire contro di loro. Se lo stato, messo a confronto con tali affermazioni, entra nel dibattito nel cercare di dimostrare che il gruppo in questione non è una religione fallisce nel suo compito di neutralità e partecipa direttamente alla controversia spirituale o religiosa. [...] Il primo strumento di difesa di alcuni gruppi è cercare di dimostrare che il loro credo costituisce una religione, in modo da poter poi affermare di agire in accordo con esso anche se ciò implica la commissione di illegalità. [...] Questo genere di dibattito è una trappola in cui alcuni gruppi sistematicamente cercano di attrarre le autorità, e queste ultime devono sforzarsi di evitarla.»

 

Il Rapporto del Governo Italiano sui Nuovi Movimenti Religiosi diffuso il 30 Aprile 1998 denuncia con gravità le attività in corso e i progetti della multinazionale Scientology.

 

 

[1] Rapporto del Governo Italiano, Febbraio 1998
[2] Sentenze del 5 Novembre 1993 e 2 Dicembre 1996
[3] Rapporto del Consiglio d'Europa in materia di sette

 

 

 

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