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Giornata di studio "Giornalismi & Conflitti"
Che cosa possono fare i mezzi di comunicazione per la pace
20 novembre 2003

La giornata di studio è stata organizzata in collaborazione con la Facoltà di Comunicazione dell'Università Salesiana e il Centro Interdisciplinare sulla Comunicazione Sociale dell'Università Gregoriana.

Lo scopo dell'incontro era tradurre in termini pertinenti all'attività giornalistica il Messaggio di Giovanni Paolo II per la 37º Giornata mondiale delle comunicazioni: I mezzi di comunicazione sociale a servizio di un'autentica pace alla luce della "Pacen in terris".

Una lettura dell'Enciclica alla luce dell'attività giornalistica è stata mesa a fuoco nel panel dove sono intervenuti i proff. Norberto G. Gaitano (S. Croce), Franco Lever (Salesiana) e Agostino Savarimuthu (Gregoriana).

L'attualità dell'argomento è stata tragicamente evidenziata in questi mesi dalla situazione internazionale. Ma il Messaggio va oltre, non si limita al ruolo dei mass media in momenti di guerra. Durante l'incontro, i relatori hanno evidenziato che la Santa Sede converge con diverse altre tendenze, presenti nella professione giornalistica, che considerano eccessiva l'enfasi dei mezzi di comunicazione nell'interpretare la realtà quotidiana in termini di conflittualità. Su questo argomento si è soffermato il prof. Diego Contreras parlando del conflitto come valore giornalistico.

E mentre si parla di conflittualità quotidiana, si da il paradosso che i media dimenticano sovente situazioni di conflitto, sopratutto nei paesi del Sud del mondo: ai conflitti "dimenticati" si è riferito don Piero Ghedo (PIME).

La complessità del tema suggerisce un approccio che tenga presenti sia le prospettive accademiche che professionali. Su questa line nella tavola rotonda sui corrispondenti di guerra, sono intervenuti diversi giornalisti : Toni Capuozzo (TG5), Giorgio Fornoni (reporter di guerra), Elisabetta Piqué (La Nación), Ennio Remondino (TG1). Si tratta -hanno detto- di raccontare per cambiare le cose. Da questo punto di vista è stata toccante la testimonianza "Lo faccio per loro" sul reporter Miguel Gil (AP TV) ucciso in Sierra Leona.

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