Portavoce della Conferenza Episcopale Italiana
"Un invito a testimoniare con efficacia il messaggio cristiano nella Rete"
ROMA (17.02.2010) – Testimoniare al meglio il messaggio cristiano nell’era di Internet: è questo lo scopo del convegno “Testimoni Digitali”, organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana dal 22 al 24 aprile 2010, che offrirà anche un’occasione per rinnovare la riflessione sull’incrocio di nuovi e vecchi linguaggi presenti nella Rete.
In un incontro con gli studenti della Facoltà di Comunicazione della Santa Croce, mons. Domenico Pompili, vicesegretario e Direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, ha spiegato che lo scopo dell’iniziativa è di “approfondire la nuova cultura digitale, per rendere presente la vivacità della vita cristiana anche attraverso la Rete”.
Internet, infatti, genera “una grande accelerazione e dematerializzazione nel mondo della comunicazione, un cambiamento che non è solo di linguaggio, ma anche antropologico e sociale”. Poiché si assiste oggi ad una “ridefinizione” dei mezzi di comunicazione, vi è la necessità, anche per la Chiesa, “di ripensare la propria comunicazione” e “comprendere i mutamenti operati dalle nuove tecnologie”, al fine di introdurre nella Rete i contenuti reali della vita cristiana.
Le nuove tecnologie – ha aggiunto mons. Pompili – danno la sensazione di vivere in un altro mondo, dove cambia la nostra dimensione relazionale. Mentre “la comunicazione del Vangelo deve avvenire in maniera bidirezionale”, costruendo un dialogo con il proprio interlocutore.
Secondo il portavoce della CEI, la testimonianza della fede attraverso Internet ha bisogno di “leggerezza di linguaggio ed essenzialità del messaggio”, ossia di un ritorno al nucleo della fede.
di Rocío Franch