La Cultura Mediale che abbiamo visto incarnata durante il Pontificato di Giovanni Paolo II si presenta come una Teoria delle Comunicazioni Sociali. L’agire comunicativo di Papa Wojtyla non è stato solamente una semplice presenza nei media o il contatto con giornalisti e responsabili delle comunicazioni. Il suo insegnamento in quasi 27 anni ci ha condotto a una forma scientifica della teoria comunicativa.
Per comprenderla bene conviene in primo luogo esaminare i principi della cultura in rapporto alla comunicazione. Nell’insegnamento di Giovanni Paolo II, si puo’ vedere questa relazione fra cultura e media, da una buona angolazione per una visione integrale dell’uomo. In tale contesto, si rende necessario approfondire nel concetto di comunicazione, il senso dell’essere umano a immagine di Dio, la dignità e la libertà umana. Riferimenti utili a conoscere aspetti della teoria, che di conseguenza, possiamo vedere anche dal punto di vista di una deontologia giornalistica.
Le norme etiche nella teoria Cultura Mediale permettono alla persona di non rimanere neutrale nelle sue decisioni, e di potersi realizzare nella verità delle norme antropologiche. L’etica completa è il quadro antropologico sul quale si basa la Cultura Mediale. Questa teoria delle comunicazioni riguarda anche gli effetti sociali creati dai media.
E’conveniente dunque indicare anche le diverse culture che formano il sub-strato della Cultura Mediale.