Roma, 27-29 Aprile 2006

V Seminario Professionale sugli Uffici Comunicazione della Chiesa

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. Facoltà di Comunicazione Istituzionale


COMUNICAZIONI

La comunicazione del sacro dopo il grande Giubileo del 2000

Dr. Maciej Szczepaniak
Università di Adam Mickiewicz, Poznan, Polonia
Portavoce dell'arcivescovo di Poznan
szczepaniak@przk.pl

Raccontare il sacro è una delle sfide più significative dei mezzi di comunicazione. Sembra che negli ultimi decenni la religione appaia più frequentemente nei media, anche se spesso si ha l'impressione che i valori spirituali e i media, caratterizzati da finalità quasi prettamente commerciali, abbiano pochi punti da condividere.

Il Grande Giubileo del 2000 – il culmine del pontificato di Giovanni Paolo II – può essere considerato il punto cruciale della comunicazione del sacro negli ultimi anni. Questo evento religioso è riuscito a toccare profondamente i processi di comunicazione ed è stato proposto come evento mediatico, in sintonia con la cultura dei nostri tempi. Dall'indagine che abbiamo fatto sulle notizie religiose riguardanti il Giubileo del 2000 emergono alcuni postulati per la comunicazione istituzionale della Chiesa.

In primo luogo, il messaggio della Chiesa, per essere pienamente recepito, deve essere comunicato sia con parole che con gesti e fatti. Il gesto, il simbolo e l'immagine rafforzano il messaggio verbale, attivano l'emotività e la fantasia. I simboli stessi hanno bisogno, forse più di ogni altra cosa, di immagini, di "realtà", che li rendano comprensibili, coinvolgenti e persuasivi.

Tra i principali temi religiosi che risultano traducibili dal punto di vista giornalistico bisogna indicare la riconciliazione e l'ecumenismo. Una delle chiavi narrative del Giubileo è stata quella di raccontare il pentimento e il perdono. Questa tendenza di narrare gli aspetti penitenziali nei media è stata anche sfruttata nel racconto della morte di Giovanni Paolo II e delle sue esequie. L´ecumenismo è diventato una delle chiavi interpretative del Giubileo, confermando che il superamento delle divisioni resta una delle idee più apprezzate dai media nel mondo d'oggi.

Il Giubileo ha evidenziato una certa predilezione dei mass media per quell'informazione con maggiore capacità di risonanza immediata e spettacolare. I mezzi di comunicazione hanno dimostrato anche come sia importante per la Chiesa l'uso del linguaggio poetico. Metafore poetiche offrono alla comunicazione del sacro un'altra dinamica, la rendono più interessante, più comprensibile.

L'Anno Santo ha riconfermato l'importanza delle storie personali. La forza comunicativa di questo tipo di narrazione si è palesata sia nelle immagini che nei testi. Questo tipo di racconto può quindi attribuire significatività alle notizie, favorendo la loro riconoscibilità e memorizzazione. Puntando sulle storie personali si può rispondere all'ansia della comunione propria della Chiesa intesa come corpo sociale.

 

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