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CHIESA: MONS. DE PAOLIS, DEVE ESERCITARE UN MINISTERO NON UN POTERE = L'ESPERTO DI DIRITTO CANONICO, DIA UN CONTRIBUTO ALLA RISCOPERTA DEL SENSO DELLA VITA

ADNK (CRO) - 12/01/2006 - 19.18.00

Roma, 12 gen. (Adnkronos) - ''La Chiesa, anche con il suo ordinamento giuridico, e' chiamata a dare un contributo alla riscoperta di senso della vita, particolarmente mediante il senso della norma, che si presenta ogni giorno come cammino entro il quale l'uomo deve mantenersi, proprio per realizzare lo scopo della vita". E' quanto ha affermato monsignor Velasio De Paolis, segretario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, in una conferenza alla Pontificia Universita' della Santa Croce in occasione del festa accademica di S. Raimondo di Penyafort della Facolta' di Diritto Canonico. L'ordinamento canonico, secondo l'esperto, ''non e' semplicemente un dato di fatto o frutto di una situazione storica, ma una necessita' derivante dalla natura stessa e della missione della Chiesa, in ragione dei fini che essa e' chiamata a perseguire in modo esclusivo''. La stessa Chiesa cattolica si presenta percio' come un ''modello unico di societa' religiosa che ha rivendicato e formulato un proprio ordinamento giuridico, sovrano e indipendente dal potere civile, sulla pretesa di avere una missione propria ed esclusiva, ricevuta da Dio stesso, verso tutti gli uomini''. (segue)
(Red/Gs/Adnkronos) 12-GEN-06 19:19 NNNN
CHIESA: MONS. DE PAOLIS, DEVE ESERCITARE UN MINISTERO NON UN POTERE (2) =

ADNK (CRO) - 12/01/2006 - 19.26.00

(Adnkronos) - ''E' particolarmente nel suo ordinamento giuridico che la Chiesa rivela il suo carattere di comunita' che vive nel tempo, - dice mons. De Paolis -, ma nello stesso tempo e' protesa oltre il tempo. In quanto e' nel tempo, il suo ordinamento giuridico partecipa dell'esperienza giuridica delle altre comunita' umane, in quanto tuttavia e' oltre il tempo nel suo ordinamento giuridico risuonano i valori dell'eternita': la legge divina, i valori umani, il rispetto e la dignita' della persona". Sull'esercizio della potesta' ecclesiastica, il prelato ha tenuto a ribadire che esso e' chiamato "significativamente ministerium, non potere. Di fatto particolarmente sulla potesta' di governo si ripercuotono le visioni aberranti del diritto e della societa' che oggi dominano la scena dottrinale giuridica. Ma e' anche in questa realta' umana che la Chiesa e' chiamata a rivelare la novita' evangelica, in forme sempre nuove e conformi alla sua natura: il servizio del potere come atto d'amore di Dio verso gli uomini". Nel confronto con gli altri ordinamenti, quello della Chiesa si caratterizza in modo particolare per il "principio dell'equita', un canone ermeneutico che risponde al carattere d'incessante perfezionamento del sistema canonistico, proteso alla realizzazione del disegno della salvezza". (segue)
(Red/Gs/Adnkronos) 12-GEN-06 19:27 NNNN
CHIESA: MONS. DE PAOLIS, DEVE ESERCITARE UN MINISTERO NON UN POTERE (3) = 'LA SOCIETA' MODERNA RISCHIA DI PORTARE AL NICHILISMO'

ADNK (CRO) - 12/01/2006 - 19.34.00

(Adnkronos) - Inoltre, ha ricordato De Paolis, "il dialogo del diritto della Chiesa con gli altri ordinamenti civili appartiene anch'esso alla missione della Chiesa, esercitando l'affermazione primaria e fondamentale che spazza via il terreno da ogni positivismo giuridico", ossia l'affermazione dell'esistenza di una "legge divina, eterna, naturale e positiva, alla quale ogni altra legge deve conformarsi se vuole rivendicare una sua legittimita'". Il diritto canonico si presenta allora con la pretesa di "regolare i rapporti interpersonali attraverso dispositivi legali, partendo non dal fatto della legge in se', ma soprattutto dal fatto dell'uomo fornito della forza soprannaturale per realizzarsi come figlio di Dio, tanto dal punto di vista individuale come comunitario". Il vero problema della cultura moderna, secondo il presule, "della scienza, compresa quella giuridica e' quello della mancanza di senso, della frammentarieta' del sapere e quindi del pluralismo, che non significa certamente una pluralita' di idee che entrano a confronto, per raggiungere la verita', ma semplice rinuncia alla verita' ritenuta inesistente o irraggiungibile". Questo conduce ad uno stato di "scetticismo e di indifferenza o a diverse espressioni del nichilismo", ha concluso
(Red/Gs/Adnkronos) 12-GEN-06 19:35 NNNN
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di Alessandro Renzo - 30.01.2006

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De Paolis : «Anche con le sue leggi la Chiesa parla del senso della vita»

AVVENIRE - 12.01.2006

Roma - «La Chiesa, anche con il suo ordinamento giuridico, è chiamata a dare un contributo alla riscoperta di senso della vita, particolarmente mediante il senso della norma, che si presenta ogni giorno come cammino entro il quale l'uomo deve mantenersi, proprio per realizzare lo scopo della vita». Lo ha detto monsignor Velasio De Paolis, segretario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, in una conferenza alla Pontificia Università della Santa Croce per la festa di san Raimondo di Penyafort. L'ordinamento canonico ha detto De Paolis «non è semplicemente un dato di fatto o frutto di una situazione storica, ma una necessità derivante dalla natura stessa e della missione della Chiesa, in ragione dei fini che essa è chiamata a perseguire in modo esclusivo». Nella sua relazione monsignor De Paolis ha parlato poi dell'ordinamento giuridico della Chiesa in cui «rivela il suo carattere di comunità che vive nel tempo, ma nello stesso tempo è protesa oltre il tempo, perché nel suo ordinamento giuridico risuonano i valori dell'eternità: la legge divina, i valori umani, il rispetto e la dignità della persona».
ITALIA: CONFERENZA DEL SEGRETARIO DEL SUPREMO TRIBUNALE DELLA SEGNATURA APOSTOLICA

RADIO VATICANA - 13/01/2006 18.31.58

ROMA, 13 gen. - "La Chiesa, anche con il suo ordinamento giuridico, è chiamata a dare un contributo alla riscoperta di senso della vita, particolarmente mediante il senso della norma, che si presenta ogni giorno come cammino entro il quale l'uomo deve mantenersi, proprio per realizzare lo scopo della vita".
È quanto ha affermato, ieri a Roma, mons. Velasio De Paolis, segretario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, in una conferenza alla Pontificia Università della Santa Croce in occasione del festa accademica di S. Raimondo di Penyafort della Facoltà di Diritto Canonico.
L'ordinamento canonico, ha aggiunto mons. De Polis "non è semplicemente un dato di fatto o frutto di una situazione storica, ma una necessità derivante dalla natura stessa e della missione della Chiesa, in ragione dei fini che essa è chiamata a perseguire in modo esclusivo".
La stessa Chiesa cattolica si presenta perciò come un "modello unico di società religiosa che ha rivendicato e formulato un proprio ordinamento giuridico, sovrano e indipendente dal potere civile, sulla pretesa di avere una missione propria ed esclusiva, ricevuta da Dio stesso, verso tutti gli uomini"
Sull'esercizio della potestà ecclesiastica, il prelato ha tenuto a ribadire che esso è chiamato "significativamente ministerium, non potere. Di fatto particolarmente sulla potestà di governo si ripercuotono le visioni aberranti del diritto e della società che oggi dominano la scena dottrinale giuridica. Ma è anche in questa realtà umana che la Chiesa è chiamata a rivelare la novità evangelica, in forme sempre nuove e conformi alla sua natura: il servizio del potere come atto d'amore di Dio verso gli uomini".
LA CHIESA CATTOLICA È UN "MODELLO UNICO DI SOCIETÀ RELIGIOSA CHE HA RIVENDICATO E FORMULATO UN PROPRIO ORDINAMENTO GIURIDICO: LE RIFLESSIONI DI MONS. DE PAOLIS

EUROPACRISTIANA - News inserita venerdì 13 gennaio 2006 alle ore 17.52 da Redazione Papaboys

ROMA - (13 Gennaio, h. 17.30) - - "La Chiesa, anche con il suo ordinamento giuridico, è chiamata a dare un contributo alla riscoperta di senso della vita, particolarmente mediante il senso della norma, che si presenta ogni giorno come cammino entro il quale l'uomo deve mantenersi, proprio per realizzare lo scopo della vita". È quanto ha affermato mons. Velasio De Paolis, segretario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, in una conferenza alla Pontificia Università della Santa Croce in occasione della festa accademica di S. Raimondo di Penyafort della Facoltà di Diritto Canonico. L'ordinamento canonico "non è semplicemente un dato di fatto o frutto di una situazione storica, ma una necessità derivante dalla natura stessa e della missione della Chiesa, in ragione dei fini che essa è chiamata a perseguire in modo esclusivo". La stessa Chiesa cattolica si presenta perciò come un "modello unico di società religiosa che ha rivendicato e formulato un proprio ordinamento giuridico, sovrano e indipendente dal potere civile, sulla pretesa di avere una missione propria ed esclusiva, ricevuta da Dio stesso, verso tutti gli uomini". "E' particolarmente nel suo ordinamento giuridico che la Chiesa rivela il suo carattere di comunità che vive nel tempo, ma nello stesso tempo è protesa oltre il tempo. In quanto è nel tempo, il suo ordinamento giuridico partecipa dell'esperienza giuridica delle altre comunità umane, in quanto tuttavia è oltre il tempo nel suo ordinamento giuridico risuonano i valori dell'eternità: la legge divina, i valori umani, il rispetto e la dignità della persona".