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ROMA: XVI CONVEGNO SULLA FILOSOFIA E L'EPISTEMOLOGIA DELLA VITA = DUE GIORNI DI RIFLESSIONE PER ANALIZZARE L'ESISTENZA DI OGGI

ADNK (CUL) - ZCZC ADN1580 6 CUL 0 RTX CUL RLA - 27/02/2006 - 20.27.00

Roma, 27 feb. - (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - ''Nell'origine di ogni uomo ci sono elementi che trascendono le possibilita' della sola biologia, mentre i codici morali che guidano le nostre decisioni sono il prodotto di un'evoluzione culturale che include le tradizioni sociali e religiose''. E' quanto emerso nel corso del XVI convegno di studio sul tema ''Bios. Fondazione filosofica ed epistemologica delle scienze della vita'', organizzato a Roma dalla Facolta' di Filosofia della Pontificia Universita' della Santa Croce di Roma. Nel corso della due giorni, si e' riflettuto sulle scienze della vita, la biologia, la medicina e la neuroscienza ''cercando di mettere in luce il modo in cui si concepisce oggi la vita''. Si e' pertanto messo a fuoco il problema del ''rapporto tra vita e materia, senza considerare la prima ridotta soltanto ai suoi componenti fisici ma anche evitando un eccessivo spiritualismo''. Fiorenzo Facchini, docente dell'Universita' di Bologna, presentando gli ''argomenti della paleontologia in favore dell'identita' umana'' ha affermato che ''nella storia della vita l'emergenza dell'uomo e' segnata dal pensiero riflesso e dalla coscienza. Nella continuita' biologica, si riconosce una discontinuita', espressa dalla cultura, che corrisponde ad un trascendimento''. ''Nell'origine di ogni uomo - ha aggiunto Natalia Lo'pez-Moratalla, docente dell'Universita' di Navarra - c'e' un plus di complessita' che lo apre a maggiori possibilita', rispetto a quelle offerte della biologia. Non si tratta di una maggiore informazione genetica ne' epigenetica, ma piuttosto di un potenziamento della dinamica dell'unico principio unitario. Nella catena generazionale fino all'Homo sapiens, e' aumentata la capacita' di sciogliere i legami del determinismo biologico, attraverso la crescita della comunicazione interpersonale che poggia sulla parola''. (segue) (Per/Ct/Adnkronos) 27-FEB-06 20:29 NNNN
ROMA: XVI CONVEGNO SULLA FILOSOFIA E L'EPISTEMOLOGIA DELLA VITA (2)

ADNK (CUL) - ZCZC ADN1672 6 CUL 0 RTX CUL RLA - 27/02/06 - 21.11.00

(Adnkronos/Adnkronos Cultura) - La relazione tra identita' umana e struttura biologica e' stata esaminata da Martinez J. Hewlett, docente dell'University of Arizona - Tucson. Di fronte ai tentativi di spiegare tutto cio' che e' umano attraverso la comprensione del genoma umano e della sua storia, ''la biologia dei sistemi o delle reti rappresenta un mutamento di paradigma filosofico che porta ad una consonanza di linguaggio tra la biologia di base e la filosofia della mente, ricuperando un'analisi coerente dell'imago Dei che includa scienza, filosofia e teologia''. Di particolare interesse anche la relazione di Francisco J. Ayala, dell'University of California - Irvine, semplicemente consegnata ai presenti poiche' impossibilitato a partecipare. Nel testo viene messo in evidenza il trascendimento dell'uomo sulle leggi della biologia. ''Sebbene la propensione a fare giudizi etici trova un fondamento nella nostra natura biologica, i codici morali che guidano le nostre decisioni sono prodotto di un'altra evoluzione, l'evoluzione culturale, che include le tradizioni sociali e religiose, contro cio' che affermano alcuni sociobiologi''. A Maria Chiara Carrozza e' stata invece affidata la descrizione dello stato attuale della Bio-Robotica. Attraverso il disegno di sistemi biorobotici, l'ingegneria collabora oggi con la biologia e le neuroscienze nella ricerca di una maggiore comprensione dell'interazione tra dinamismo umano e sistemi artificiali ''ma ci pone anche davanti a nuove responsabilita' etiche''. (segue) (Per/Ct/Adnkronos) 27-FEB-06 21:11 NNNN
ROMA: XVI CONVEGNO SULLA FILOSOFIA E L'EPISTEMOLOGIA DELLA VITA (3)

ADNK (CUL) - ZCZC ADN1727 6 CUL 0 RTX CUL RLA - 27/02/06 - 21.37.00

(Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Nella prima giornata si e' dunque dibattuto sul problema epistemologico e metodologico della vita: ''come definire la vita?'' Dal punto di vista filosofico, ha sostenuto R. J. Cameron della DePauw University, ''la concezione aristotelica della vita come teleologia intrinseca sarebbe una valida proposta per la filosofia. Si tratta di una concezione lontana da ogni vitalismo, ma che si muove in una prospettiva naturalista''. ''La vita presenta una tale specificita' - ha affermato a seguire J. Arana, docente dell'Universita' di Sevilla - che non puo' essere assoggettata ad un'epistemologia riduttiva che disdegnerebbe la diversita' dell'esperienza, ma deve tuttavia riconoscere la sintesi di unita' e diversita'''. Philippe Dalleur, docente dell'Universita' della Santa Croce, e Flavio Keller, del Campus Bio-medico di Roma, hanno esaminato le principali caratteristiche che rivelano la vita a livello biologico: ''L'incapsulamento omeostatico, che permette descrivere i viventi mediante il paradigma informatico dei Object Oriented Program'', ha affermanto Dalleur, e in particolare ''la peculiare interconnessione fra la stocasticita', caratteristica di alcuni processi vitali, e la presenza di principi organizzatori che imbrigliano questa stocasticita' per ottenere fini precisi'', secondo Keller. (Per/Ct/Adnkronos) 27-FEB-06 21:37 NNNN