Introvigne (CESNUR), negli USA 1.500 nuove religioni , 300 in Italia e diverse migliaia in Africa
ANSA - 10/03/2006 - 18.15.00
Negli Stati Uniti si contano circa 1.500 "nuove religioni", circa 300 in Italia e diverse migliaia in Africa. Lo ha dichiarato Massimo Introvigne, direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni (Cesnur), intervenuto oggi al X Convegno internazionale di studio, organizzato dalla Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce sul tema: "La natura della religione in contesto teologico". Introvigne ha offerto uno spaccato sul "ruolo della nuova religiosità nello scenario religioso del XXI secolo" precisando, però, che il numero di aderenti a questi movimenti rimane piuttosto contenuto: in nessun paese dell'Occidente sembrano superare il 2% della popolazione. In Italia, è più probabile che si aggirino intorno all'uno per cento. Nel caso dell'Italia c'è poi da considerare che oltre la metà di quell'1% della popolazione che fa parte di religioni alternative è rappresentato da un'unica religione, i Testimoni di Geova e che molte di quelle elencate nei repertori enciclopedici del Cesnur non superano i 30 membri. La più grande religione - ha ricordato lo studioso italiano - si trova in Occidente, quella delle persone impegnate in un credere senza appartenere. Questo fenomeno di dis-istituzionalizzazione della religione, secondo Introvigne, è una delle caratteristiche salienti del sacro postmoderno: Non ha torto chi invita a non sopravvalutare le nuove religioni in quanto la loro incidenza percentuale, particolarmente in Occidente, è ancora molto ridotta. Tuttavia, ha ricordato il relatore, si ha ugualmente torto quando si sottovalutano. Esse, infatti, non sono importanti soltanto per le loro dimensioni quantitative, ma ancor più per la loro capacità di influenzare cerchie molto più vaste di persone.
RELIGIONE:INTROVIGNE(CESNUR),IN ITALIA 300 NUOVE CONFESSIONI COINVOLGONO 1% CITTADINI; IN USA E AFRICA MIGLIAIA DI NUOVE FEDI
ANSA - 10.03.2006
ROMA, 10 mar - In Italia si contano circa 300 ''nuove religioni''. Sono invece circa 1.500 negli Stati Uniti e diverse migliaia in Africa. E' lo spaccato sul ''ruolo della nuova religiosita' nello scenario religioso del 21/mo secolo'' fornito dal professor Massimo Introvigne, direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni (Cesnur), intervenendo oggi al decimo Convegno internazionale di studio organizzato dalla Facolta' di Teologia della Pontificia Universita' della Santa Croce, ateneo vicino all'Opus Dei. Introvigne ha comunque precisato che ''il numero di aderenti a questi movimenti rimane piuttosto contenuto: in nessun paese dell'Occidente sembrano superare il due per cento della popolazione. In Italia, e' piu' probabile che si aggirino intorno all'uno per cento''. Nel caso dell'Italia c'e' poi da considerare che ''oltre la meta' di quell'uno per cento della popolazione che fa parte di religioni 'alternative' e' rappresentato da un'unica religione, i Testimoni di Geova'' e ''molte di quelle elencate nei repertori enciclopedici del Cesnur non superano i trenta membri''. La ''piu' grande religione'' - ha ricordato lo studioso italiano - ''si trova in Occidente, quella delle persone impegnate in un 'credere senza appartenere'''. Questo fenomeno di ''disistituzionalizzazione della religione e' una delle caratteristiche salienti del sacro postmoderno. Non ha torto chi invita a non sopravvalutare le nuove religioni in quanto la loro incidenza percentuale, particolarmente in Occidente, e' ancora molto ridotta''. Tuttavia, ha aggiunto Introvigne, ''si ha ugualmente torto quando si sottovalutano. Esse, infatti, non sono importanti soltanto per le loro dimensioni quantitative, ma ancor piu' per la loro capacita' di influenzare cerchie molto piu' vaste di persone''. (ANSA). GR 10-MAR-06 18:16 NNN
È questa la conclusione a cui è giunto il sociologo della religione durante il Convegno su "La natura della religione in contesto teologico", svoltosi presso la di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce , il 9 e 10 marzo.
l terminenuove religioni, ha chiarito innanzitutto l'esperto, si afferma negli ultimi decenni, mentre in precedenza si tendeva a parlare piuttosto disette.
Per nuova religiosità si intendono sia i gruppi strutturati e organizzati che diffondono idee religiose nuove sia l'insieme delle loro dottrine che circolano anche al di fuori dell'ambito dei loro membri, ha detto nel suo intervento ascoltato da più di 300 persone
La parola setta ha assunto, particolarmente in Europa, due diversi significati, che si sovrappongono, ha poi aggiunto: A un significato criminologico secondo cui la setta è un gruppo religioso (o che si pretende tale) pericoloso, di cui si può dire con un certo grado di probabilità che commetterà reati e crimini di maggiore o minore gravità, fa da pendant un significato di tipo sociologico, secondo cui la setta è semplicemente un gruppo religioso le cui idee sono piuttosto diverse rispetto a quelle condivise dalla maggioranza dei consociati.
Secondo Introvigne gli studiosi preferiscono spesso parlare di nuove religioni o nuovi movimenti religiosi. Molti chiamano nuove religioni i gruppi più grandi e consolidati (come i mormoni o i Testimoni di Geova) le cui dimensioni superano ormai quelle di un semplice movimento.
In Occidente le nuove religioni che presentano caratteristiche, almeno esteriormente, più familiari sono quelle che mantengono elementi simbolici cristiani: riferimenti a Gesù Cristo, alla Bibbia, uso della denominazione Chiesa, e così via. Spesso questi elementi sono però ampiamente reinterpretati, ha osservato
A queste due categorie occorre ormai aggiungerne una terza, ha quindi affermato, quella delle nuove religioni che si possono chiamare di origine cattolica, il cui insieme costituisce quello che alcuni chiamano cattolicesimo di frangia.
Per Introvigne, si tratta di gruppi che si sono separati dalla Chiesa cattolica seguendo una rivelazione privata non riconosciuta dalla Chiesa, un profeta, un veggente, ovvero in senso ultra-conservatore oppure ultra-progressista si sono allontanati dalla comunione con il Papa e con i Vescovi.
Il sociologo ha detto che nella loro maggioranza, questi gruppi si ritengono soggettivamente in comunione con la Chiesa cattolica, mentre spesso oggettivamente non lo sono. Non mancano peraltro casi in cui movimenti di origine cattolica si danno una struttura di vera e propria Chiesa alternativa, che finisce per dotarsi di una specifica autocoscienza dell'avvenuta separazione.
Come esempio ha citato il caso del gruppo italiano sorto nei dintorni di Torino intorno alle rivelazioni private del veggente Roberto Casarin, che si presenta oggi esplicitamente come nuova religione autonoma con il nome di Chiesa Anima Universale.
Invasione delle sette?
Si sente spesso parlare di una invasione delle sette o di una esplosione delle nuove religioni. Certo, i movimenti religiosi in qualche modo alternativi sono moltissimi. J. Gordon Melton che peraltro rifiuta di tracciare una linea di demarcazione netta fra vecchie e nuove religioni ne rubrica oltre 1.500 di una certa consistenza negli Stati Uniti ha rivelato
In un paese dove il pluralismo religioso è più recente, come l'Italia, il CESNUR è a conoscenza di oltre trecento sigle, ha manifestato
In Africa, gli specialisti contano diverse migliaia di nuove religioni, e il numero si accresce ogni giorno. Tuttavia in nessun paese dell'Occidente i nuovi movimenti religiosi sembrano superare il 2% della popolazione, ha assicurato aggiungendo che in Italia è più probabile che si aggirino intorno all1%
La più grande nuova religione è dunque, particolarmente in Occidente, quella delle persone impegnate in un credere senza appartenere (believing without belonging, secondo la formula della sociologa inglese Grace Davie), ha spiegato Introvigne
In Italia, per esempio, secondo i dati dell'inchiesta europea sui valori del 2000, i cattolici almeno occasionalmente praticanti sono risultati essere circa un terzo della popolazione
Rimane una popolazione costituita da oltre metà degli italiani che dichiarano di credere in qualche cosa di superiore o trascendente, ma nello stesso tempo di fatto non appartengono a una comunità religiosa nel senso pieno del termine, ha chiarito
Si va da coloro che credono in un potere superiore che non sanno però identificare ai credenti a modo loro, ai cristiani a modo loro e anche ai cattolici a modo loro (sono cattolico, ma non pratico; sono cattolico, ma non sono d'accordo con la Chiesa; o anche posizione non infrequente in Italia sono cattolico, ma sono contro i preti), ha spiegato
Questo fenomeno di disistituzionalizzazione della religione è una delle caratteristiche salienti del sacro postmoderno, ha sottolineato.
Ogni famiglia di nuove religioni ci segnala esigenze e credenze diffuse ben al di là dei suoi confini. Così, le nuove religioni a simbologia cristiana rimandano all'interesse per l'escatologia, le profezie apocalittiche e la fine del mondo, ha osservato il sociologo.
Le nuove religioni di origine orientale sono un indice del grande interesse che circonda le teorie della reincarnazione, ha quindi indicato Introvigne.
I movimenti del potenziale umano e altri nati in Occidente per innovazione come pure il New Age rinviano a un tema oggi molto diffuso: quello della sacralizzazione del Sé e di una più generale preoccupazione postmoderna di vivere, senza privarsi di un vago riferimento religioso, la ricerca mondana della felicità e del successo ha concluso il professore.
Eo cum de , ad euttere, s consentirent.
La nueva religión occidental: Creer sin pertenecer a una iglesia o grupo
Zenit - Código: ZS06031502 - Fecha publicación: 2006-03-15
ROMA, miércoles, 15 marzo 2006 (ZENIT.org).- Si bien hay un «boom» de sectas y nuevas religiones en los países occidentales, el fenómeno religioso más extendido es el de quien cree sin pertenecer o practicar una religión específica, revela el sociólogo Massimo Introvigne, director del Centros de Estudios sobre las Nuevas Religiones de Turín (CESNUR).
Así lo expuso el sociólogo de las religiones durante el congreso sobre «La naturaleza de la religión en contexto teológico», que tuvo lugar en Roma, en la Facultad de Teología de la Santa Cruz, los días 9 y 10 de marzo.
«Se oye a menudo hablar de una 'invasión de las sectas' o de una 'explosión' de las nuevas religiones. Ciertamente, los movimientos religiosos de algún modo alternativos son muchísimos. J. Gordon Melton que por otra parte rechaza trazar una línea de demarcación neta entre 'viejas' y 'nuevas' religiones- registra más de 1.500 grupos de una cierta consistencia en Estados Unidos», reveló Introvigne.
«En un país en el que el pluralismo religioso es más reciente, como Italia, el CESNUR tiene conocimiento de más de trescientas denominaciones», dijo.
«En África, los especialistas enumeran varios miles de nuevas religiones, y el número crece cada día. Pero en ningún país de occidente los nuevos movimientos religiosos parecen superar el 2% de la población», aseguró, añadiendo que «en Italia es más probable que estén en torno al 1%».
«La mayor "nueva religión es por tanto, especialmente en occidente, la de quienes "creen sin pertenecer", según la fórmula de la socióloga inglesa Grace Davie», explicó Introvigne
En Italia, por ejemplo, según los datos de la Encuesta Europea sobre Valores de 2000, los católicos ocasionalmente practicantes son casi un tercio de la población.
«Queda una población constituida por más de la mitad de los italianos que declaran "creer" en algo superior o trascendente, pero que de hecho no "pertenecen" a una comunidad religiosa en el pleno sentido de la palabra», indicó.
«Se va desde aquellos que creen en un poder superior, que no saben sin embargo identificarlo a los "creyentes a su manera", "a los cristianos a su manera" y "a los católicos a su manera" ("soy católico, pero no practico"; "soy católico, pero no estoy de acuerdo con la Iglesia"; e incluso --postura no infrecuente en Italia-- "soy católico pero estoy contra los curas"), explicó.
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