Roma, 27-29 Aprile 2006

V Seminario Professionale sugli Uffici Comunicazione della Chiesa

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. Facoltà di Comunicazione Istituzionale


COMUNICAZIONI

La morte di Giovanni Paolo II nella stampa italiana:
Corriere della Sera e La Repubblica

Giovanni Tridente
Pontificia Università della Santa Croce

Nell'Aprile del 2005, le agenzie, i giornali, le emittenti radio e tv si apprestavano ad informare sulla morte di uno tra i più longevi Successori di Pietro, Giovanni Paolo II, con un dispiegamento di mezzi senza precedenti.Poi l'atteso evento è andato oltre le aspettative in termini di risonanza mediatica a livello mondiale.

I media si sono concentrati in modo inarrestabile su quell'avvenimento. Ne hanno ripreso gli elementi più appariscenti, i momenti significativi, le espressioni dei volti della gente, a volte sono andati a scavare nell'animo dei presenti, altre volte hanno fatto parlare semplicemente le immagini.

Questa comunicazione intende esaminare la copertura informativa della stampa laica italiana sulla morte, sulla divulgazione del testamento spirituale e sui funerali di Giovanni Paolo II, attraverso i due giornali ritenuti di richiamo dominante in Italia. Si tratta del Corriere della Sera e de la Repubblica.

La scelta di questi due quotidiani è da ricercare in almeno due ragioni. Innanzitutto, il loro volume di notizie sul Papa e sul Vaticano nel periodo di riferimento, nonché la varietà di argomenti da loro affrontati, risulta essere cinque volte superiore a quello della stampa internazionale. È innegabile, poi, il ruolo di leader in informazione vaticana assunta dalla stampa italiana, che funge spesso ­ come rilevano ormai numerosi studi ­ da fonte autorevole per il resto della stampa internazionale, grazie soprattutto alla figura dei vaticanisti, categoria professionale quasi esclusiva in Italia.

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